Nuova Riveduta:

Daniele 8:21

Il capro irsuto è il re di Grecia; e il suo gran corno, fra i suoi occhi, è il primo re.

C.E.I.:

Daniele 8:21

il capro è il re della Grecia; il gran corno, che era in mezzo ai suoi occhi, è il primo re.

Nuova Diodati:

Daniele 8:21

Il capro peloso è il re di Javan; e il gran corno che era in mezzo ai suoi occhi è il primo re.

Riveduta 2020:

Daniele 8:21

Il capro peloso è il re di Grecia; il grande corno fra i suoi due occhi è il primo re.

La Parola è Vita:

Daniele 8:21

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Daniele 8:21

Il becco peloso è il re di Grecia; e il gran corno fra i suoi due occhi è il primo re.

Ricciotti:

Daniele 8:21

Il capro è il re dei Greci, il gran corno che aveva fra i due occhi è il re stesso, il primo.

Tintori:

Daniele 8:21

Il capro è il re dei Greci; il corno grande che ha tra gli occhi è il primo re;

Martini:

Daniele 8:21

Il capro poi egli è il re de' Greci, e il corno grande, che egli ha trai due occhi, questi è il primo re.

Diodati:

Daniele 8:21

E il becco irsuto significa il re di Iavan; e il gran corno, ch'era in mezzo de' suoi occhi, è il primo re.

Commentario abbreviato:

Daniele 8:21

15 Versetti 15-27

L'eterno Figlio di Dio si presentò al profeta sotto forma di uomo e diede ordine all'angelo Gabriele di spiegare la visione. Lo svenimento e lo stupore di Daniele di fronte alla prospettiva dei mali che vedeva abbattersi sul suo popolo e sulla Chiesa, confermano l'opinione che fossero state predette calamità di lunga durata. Terminata la visione, fu dato a Daniele l'incarico di tenerla riservata per il momento. Egli la tenne per sé e continuò a svolgere il suo compito. Finché viviamo in questo mondo, dobbiamo avere qualcosa da fare in esso; e anche coloro che Dio ha più onorato, non devono ritenersi al di sopra dei loro affari. Né il piacere della comunione con Dio deve distoglierci dai doveri della nostra vocazione, ma dobbiamo rimanere in essa con Dio. Tutti coloro che sono incaricati di affari pubblici devono adempiere alla loro fiducia con rettitudine e, in mezzo a tutti i dubbi e gli scoraggiamenti, possono, se sono veri credenti, sperare in un esito felice. In questo modo dovremmo sforzarci di comporre la nostra mente per svolgere i compiti a cui ciascuno è preposto, nella Chiesa e nel mondo.

Riferimenti incrociati:

Daniele 8:21

Dan 8:5-7; 10:20
Dan 8:8; 11:3

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